Un anno fa la mia candidatura, l’impegno continua

Poco più di un anno fa, era il settembre del 2021, mi sono candidata alle elezioni amministrative per il Comune di Torino. Anche se non sono stata eletta, è stato un passo importante nel mio impegno civico, che era iniziato ben prima e che non si è certo interrotto in quel momento, anzi: tra l’altro, sono entrata a far parte della Consulta comunale femminile.
Come primo articolo di questo blog, dove racconterà le mie idee e i miei pensieri, ma anche le persone che incontro e le ricchezze della nostra città, spesso nascoste nelle “piccole cose”, mi fa piacere riproporre la lettera aperta con cui avevo annunciato la mia candidatura. In queste righe c’è molto di me. Eccola.
Torino è la mia città, Torino è la sua cittadinanza, Torino siamo noi. Una città unica, dal centro alle periferie, una città che deve essere di nuovo a misura delle persone che la vivono, qualunque sia la loro condizione. Una città che offra opportunità ai giovani e che regali serenità alle persone anziane, che sappia accompagnare chi è in difficoltà verso una condizione migliore, ma nel contempo sia pronta a valorizzare investimenti, progetti, ambizioni. Una città accogliente, pulita, piena di luce, ricca di eventi, con più asili e meno saracinesche abbassate. Una città che aiuti le famiglie, cellula fondamentale della società, e che respinga con durezza ogni forma di intolleranza e discriminazione. Una città – questo lo è di sicuro – bella, che sappia valorizzare la sua storia e le sue eccellenze, che sia ben collegata e ben servita per i turisti, ma anche per chi la vive e ci lavora tutti i giorni. Una città che faccia rete tra pubblico, privato e associazionismo, che capisca appieno i concetti di sussidiarietà e partecipazione.
Perché mi candido? Perché voglio continuare a mettermi a disposizione delle persone, proseguendo l’opera che, con la mia associazione, ho intrapreso qualche anno fa: Torino è la mia città, ne sono innamorata, come moltissimi tra voi, innamoràti di Torino. Per quelli che non lo sono ancora, o non lo sono più, farò di tutto affinché si riaccenda la fiamma: innamòrati di Torino. Sono una mamma felice e un’imprenditrice fortunata, è arrivato il momento di impegnarmi in prima persona affinché la città che sogno diventi, un pezzo per volta, la città che vivo.
Per “deformazione professionale” ho una mentalità pratica e concreta: gli obiettivi possono essere alti, ma la strada per raggiungerli si percorre consumando le suole (e i tacchi, perché no) delle scarpe. E sono convinta che al generale si arrivi sempre partendo dal particolare: bisogna ascoltare le esigenze di ogni singola persona per capire l’umore prevalente e cercare soluzioni che siano utili per tutti; bisogna conoscere le esigenze, uguali ma così diverse, dei quartieri di periferia per avere in mano le chiavi della città. Mi candido per rendere reale, con il lavoro e l’impegno quotidiano, la mia idea di Torino.
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