
Manuela Macrì
Nel cuore di Torino, fra le vie che ho percorso fin da bambina, batte un’energia unica, un mix di tradizione e modernità che mi ha sempre rapita. È qui che mi sono innamorata della città e del Piemonte, e con questo amore cresce la consapevolezza delle responsabilità che porto sulle spalle.
Sono una mamma felice e un’imprenditrice fortunata e guardo al futuro con occhi carichi di impegno e passione per questa terra che mi ha dato tanto. Come cittadina e madre, non posso restare indifferente di fronte alle sfide della nostra sanità. Penso sia importante creare un sistema sanitario che permetta alle persone di scegliere liberamente e che favorisca la collaborazione tra settori pubblico e privato. Sostituire la rivalità tra i due settori con una sana sinergia, permetterebbe a tutti i cittadini di avere un sistema efficiente che valorizzi tanto l’accessibilità universale quanto l’efficienza e la personalizzazione delle cure.
In questo percorso, non posso dimenticare il mio lavoro con i mercatini, un vero e proprio scrigno di memorie e tradizioni che si intrecciano nel tessuto della nostra comunità. Ogni bancarella è un pezzo di storia, una possibilità di mantenere viva la nostra identità, di condividere ricordi e creare nuove storie. Oggi, più che mai, i mercatini affrontano sfide immani. La crescente concorrenza dello shopping online rischia di spersonalizzare questo prezioso patrimonio, minacciando la vitalità delle nostre strade e il tessuto economico e culturale che li anima. È nostro dovere difenderli, coltivarli e farli crescere, guidandoli con amore attraverso questi tempi di cambiamento.
Perché, al di là di ogni sfida, i mercatini sono il cuore pulsante della nostra comunità. Sono l’incarnazione della nostra storia, dei nostri valori e delle nostre passioni. Come madre, imprenditrice e cittadina, mi impegno con tutto me stessa a preservarli, affinché possano continuare a essere luoghi di incontro, di scoperta e di vita per le generazioni future.